ROBERTO CERRATO E' ‘MAESTRO INTERNAZIONALE’
Sono previsti ben 7 (dico sette!) giorni di festeggiamenti per la conquista del titolo di Maestro Internazionale ASIGC da parte del nostro valente Roberto.
I soci (e perché no anche i non-soci) sono tutti invitati a tenersi lontano dalle libagioni di questi giorni festivi per prepararsi dovutamente alla ‘grande abbuffata’ che sarà interamente offerta (ripeto: ‘interamente offerta’) dal neo Maestro.
I festeggiamenti previsti comprenderanno nei vari giorni: - tavolata imbandita con una ventina di antipasti, di terra e di mare, tra cui fritto misto all’italiana, prosciutto ‘San Daniele’, mozzarella di bufala campana, misto di formaggi vari e con la concomitante visione, sulla scacchiera didattica, delle prime (era un bambino prodigio!) performance scacchistiche del Maestro (a tre anni sapeva già muovere il cavallo!); - a seguire, a scelta dei convenuti, pluri-tris di primi piatti con: cannelloni, lasagna al forno, fettuccine al tartufo, pennette alla boscaiola, gnocchi al tegamino, fagioli alla messicana e con i chiarimenti ‘definitivi’ del Maestro sulla variante della ‘francese’ da lui preferita; - come secondi sono previsti: ‘porceddu’ sardo allo spiedo, cosciotti di manzo alla brace, misto di cacciagione e volatili vari (quaglie, merli, fringuelli) e per gli amanti del pesce: gamberoni alla brace, frittura del golfo, pezzogna all’acqua pazza. Durante la portata il Maestro mostrerà a tutti la tecnica di come vincere il finale di Alfieri con tre pedoni in più (finale mostrato al circolo continuativamente ed a tutti i soci per tre mesi consecutivi!); - a contorno dei secondi: patate fritte ed al forno, friarielli in padella (col poco di peperoncino ma non troppo!), parmigiana di melenzane e di zucchine al forno, peperoni ripieni, il tutto condito con salse piccanti ed intingoli vari. Il Maestro, intanto, non ricordando come si vince il finale appena mostrato, chiederà (ahimè) ai banchettari un ennesimo giudizio sulla posizione! - si finisce con: babà ripieno, delizia al limone della costiera amalfitana, torta caprese, pastiera napoletana, profitteroles alla panna, tartufo al cioccolato. Nel frattempo il neo Maestro, non avendo ancora risolto la posizione precedentemente mostrata, spiegherà, in modo esaustivo, agli astanti il finale di ‘Re e pedone contro Re’ (con i vari casi previsti di patta!); - per gli appassionati bevitori saranno serviti: Falanghina dei campi flegrei, Aglianico del beneventano, Greco di Tufo, Rosso di Gragnano e Spumante DOC per il brindisi finale. Il Maestro, evidentemente soddisfatto dell’evento e preso anche lui dai fumi dell’alcol, guiderà infine i commensali nei misteri più profondi del gioco degli scacchi con domande ancor oggi irrisolte quali: ‘il cavallo vale sempre tre pedoni?’; ‘e’ cosa buona fare presto l’arrocco?’; ‘la Donna conviene farla uscire in apertura?’; ‘e’ giusto tentare sempre il matto del barbiere?’; ‘se l’avversario ha un attacco vincente è meglio vedere come va a finire o chiedere subito la patta?’; ‘se si resta solo col Re contro tutti i pezzi avversari si può sperare fino all’ultimo nello stallo?’ e poi ancora: ‘l’alfiere muove sempre in diagonale?’; ‘la torre può, in alcuni casi, rifiutarsi di arroccare?’; ‘perché’ il Re non può essere mangiato?’; ‘per quale motivo il pedone va sempre avanti?’; ‘si possono mettere due pezzi sulla stessa casella, magari uno sopra l’altro?’; ‘quale’ la differenza tra la Donna ed il Re, c’entra il sesso?’; ‘perché’ i pezzi catturati non possono restare sulla scacchiera?’, . . . . . ‘ e perché’ i pedoni sono otto, i cavalli due ed il Re è SOLO e . . . . tutti lo attaccano e . . . . tenta di fuggire e . . . . viene inseguito e . . . . non ha più via di scampo e . . . . gli altri pezzi lo circondano e . . . . non si arrende e . . . . senza pietà, infine, lo . . . . . . . .’; ‘MA PER QUALE C . . ZO DI MOTIVO CI SIAMO MESSI A GIOCARE A SCACCHI ?????'
Pino Esposito