LETTERA APERTA AD UN ... ’ANONIMO’ SCACCHISTA LETTERATO 18 Febbraio 2012
18 Febbraio 2012
LETTERA APERTA AD UN ... ’ANONIMO’ SCACCHISTA LETTERATO
Egregio ‘Anonimo’ scacchista (o forse meglio … ‘Anonimo’ letterato), ti ringrazio, innanzitutto, personalmente e a nome dei miei collaboratori, per l’osservazione di corretta grammatica che hai voluto inviarci a commento di un articolo relativo a una manifestazione scacchistica da noi organizzata.
Sai, tra gli innumerevoli ‘pregi’ dello scacchismo cittadino, quello che ancora mancava era la possibilità di avere a disposizione un ‘correttore di bozze’ del Tuo livello. Probabilmente hai frequentato con successo l‘Accademia della Crusca e sei, a ragione, un accanito difensore della ‘purezza’ della lingua nazionale.
Il ‘contenuto’ di uno scritto diventa per Te, di conseguenza, del tutto secondario e, forse, privo d’importanza rispetto alla ‘forma’ dello stesso. Non avendo Tu (forse per distrazione) firmato la missiva, mi costringi a immaginare l’aspetto della Tua persona.
Ti vedo, allora, come un anziano e barbuto professore, seduto dietro una massiccia scrivania ‘ottocentesca’, con dietro una polverosa libreria ‘ripiena’ di testi di epoche passate. Dall’aria stanca e un po’ annoiata, hai davanti una scacchiera del tipo ‘artistico’ (che da tempo non utilizzi) e i migliori dizionari della lingua italiana che Tu consulti con grande avidità (mi dirai, poi, quante pagine al giorno riesci a leggere e memorizzare).
Gli Scacchi da noi non ‘decollano’ proprio perché c’è tanta gente, ‘preparata’ come Te, che ‘sta a guardare’ lo svolgersi degli eventi. Persone sempre pronte, alla prima occasione, a criticare l’operato di chi invece, con molta fatica, cerca di smuovere un po’ le acque di una situazione di fatto che, a essere benevoli, appare perlomeno ‘stagnante’. Naturalmente si sa (e Tu lo sai !) che chi opera è soggetto, purtroppo, a sbagliare (ad esempio gli può capitare di invertire una “a” con una “i”) ma, ‘giustamente’, e in questo apprezzo il Tuo ‘dovuto rigore’, egli va, comunque, subito redarguito e corretto.
Ti saluto augurandomi che firmerai la Tua prossima missiva come io sto per firmare la presente (questo si chiama: . . . . ‘avere il coraggio delle proprie azioni !’).
Pino Esposito
P.S. Ho provveduto, a titolo cautelativo e con l’ausilio del software a disposizione, al controllo ortografico e grammaticale di quanto ho scritto. Tuttavia: “E esplicativo natura mente se notti àncora altri sbagli nel testa a pena letto mi . . . . corrigerai” . , . ‘ ; ! : ? , . ( per la punteggiatura . . . . ma si . . . . abbondiamo.) – (Citazione d’obbligo !).