Porreca

GLI SCACCHI A NAPOLI

In ricordo di Giorgio Porreca

Il mio primo contatto col Maestro lo ebbi quando, finalmente, decisi di iscrivermi ad un circolo di scacchi a Napoli.

Erano i lontani anni ’80 e non sapendo dove andare, scrissi alla redazione de “L’Espresso”, dove Porreca curava una rubrica scacchistica, per chiedere informazioni. Lo stesso Porreca mi rispose indicandomi l’ACCADEMIA NAPOLETANA DEGLI SCACCHI presso il Circolo Artistico Politecnico.

L’Accademia è stato il mio primo Circolo, ubicato in una sede prestigiosa in Piazza Trieste e Trento. Li ho avuto il primo contatto con lo scacchismo napoletano e li ho conosciuto del “deus ex machina” dell’Accademia, il Maestro Dario CECARO.

Il secondo e più importante contatto è stato quando al Circolo della BANCA NAZIONALE DEL LAVORO fu organizzato, dall’allora Lega Campana per gli Scacchi, il 1° corso per Istruttori Elementari. Fautore dell’iniziativa e infaticabile organizzatore fu Massimo MININI, all’epoca Presidente della Lega.

Porreca era insegnante del corso per la parte tecnica insieme a Luigi AMALFI per la parte psico-pedagogica e didattica ed a Vittorio PAPPAIANNI per la parte organizzativo - arbitrale. Partecipanti al corso erano il “meglio” degli scacchi a Napoli, cinquantadue iscritti tra cui nomi come: VALLIFUOCO, COCOZZA, IANNACCONE, MARTORELLI, SODANO, CASTROGIOVANNI, SOPRANO, PAGANO, ALBARELLA, LUPO, e mi scuso con i non-citati.

Durante il corso furono distribuite dispense poi raccolte in un testo finale che ancora conservo.

L’esame consisteva nella presentazione di una tesina ed in un colloquio sulle tre materie di studio. L’intento del corso era di preparare istruttori che poi, soprattutto presso le scuole, dovevano diffondere il “verbo” scacchistico.

L’entusiasmo del momento non faceva prevedere le difficoltà cui si sarebbe andati incontro nel portare avanti un simile programma.

Gli scacchi a Napoli, come si evince da quanto detto, hanno conosciuto tempi migliori degli attuali. Oltre alla già citata ACCADEMIA ed al CCR BNL sono da ricordare: il CRAL PORTO di Aldo ROSSI; il BIANCO & NERO di Sergio PAGANO; l’OTTO X OTTO di Luigi AMALFI; il CIRCOLO DEL MATTO di Domenico SUPINO; etc. per finire con il GRUPPO SCACCHISTICO NAPOLETANO di Roberto CERRATO & C. e con il GRUPPO SCACCHISTICO VOMERO di Guido LOCATELLI. Gli ultimi due circoli, fondendosi nel ‘96, hanno dato vita all’attuale SCACCHISTICA PARTENOPEA.

Due principali problematiche hanno da sempre dovuto affrontare i Circoli di scacchi a Napoli: l’organizzatore e la sede. Il venir meno di una delle due prerogative ha provocato la loro scomparsa. Per quanto riguarda “l’organizzatore” non si è ancora capito perché, all’interno di un circolo di scacchi, debba essere “unico”.

La sede in città resta un problema cronico visto le minime possibilità economiche dei circoli e gli affitti elevati degli immobili. La “fortuna” della Partenopea, unico circolo cittadino rimasto, è stata quella di avere avuto fior di organizzatori, come Alessandro DI DATO ed Alfonso PASTORE, ed una continuità nel tempo dell’attività sociale, nel quartiere Vomero, passando attraverso le sedi più disparate: locali seminterrati, sedi di partito e finanche “cripte” di chiese.

Oggi la sistemazione logistica della partenopea è pressoché ottimale ma s’intuisce come sia grande la responsabilità di chi è chiamato a mantenere accesa l’unica fiamma scacchistica cittadina.

Gli scacchi a Napoli meritano molto di più pensando all’enorme platea di potenziali appassionati presente in città.

La memoria dei tempi passati, lungi dall’evocare una sterile nostalgia, può allora contribuire a ritrovare, per molti, gli stimoli giusti ed incentivare così l’attività scacchistica cittadina guardando in avanti con maggiore ottimismo.

Pino ESPOSITO